“SENTIRE LA TERRA” ANALISI DI UN SEMINARIO TEORICO-ESPERIENZIALE DI GEOLOGIA PERCETTIVA

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ANALISI DI UN PERCORSO PERCETTIVO:
“SENTIRE LA TERRA” – PRIMO INCONTRO TEORICO-ESPERIENZIALE DI GEOLOGIA PERCETTIVA  tenuto il 27 maggio 2006 a San Remo IM   —
DISCUSSIONE DELLE RISPOSTE DATE DAI PARTECIPANTI SULLA SCHEDA DI PROMEMORIA PERCETTIVO —

di Pier Prospero —

DESCRIZIONE DELLA SITUAZIONE GEOBIOFISICA DEL SITO PERCEPITO (Monte Bignone, zona di San Romolo, m. 750 slm, sopra San Remo):
Questo seminario “Sentire la Terra” comprendeva un Percorso Percettivo caratterizzato da due siti e un momento di discussione sull’esperienza fatta e sulla Geobiofisica in generale. Il percorso è stato scelto sulla carta geologica cercando una situazione significativa nelle vicinanze di San Remo. Dalle carte geologiche si vede che l’area del percorso è posta sul contatto tettonico tra due piattaforme rocciose e nell’immediata prossimità di una faglia trasversa al contatto tettonico.

Il Seminario iniziava col ritrovo a San Romolo, piccolo centro sopra San Remo sul Monte Bignone, dove nel parcheggio vi è stata la possibilità di commentare alcuni cartelli che illustrano la zona dal punto di vista naturalistico e geologico, per poi recarsi fino allo spiazzo prima di una galleria dove parcSenza titolo1heggiare le auto e iniziare l’esperienza con gli esercizi di Autoregolazione Bioenergetica per aumentare la percezione e il grounding. Gli esercizi sono stati condotti da Marilinda Residori, psicologa specializzata in Analisi Bioenergetica e insegnante di esercizi di Autoregolazione Bioenergetica.

La strada asfaltata è di scarsissimo traffico, praticamente non passava nessuno.
Lo scambio energetico dell’area è a netta prevalenza di emittanza; la situazione tettonica generale è di compressione; la situazione tettonica locale vede presente anche una faglia distensiva (la valle che si apre a V).
I due lati del contatto tettonico si sono scontrati in seguito ai movimenti che hanno fatto ruotare le microplacche della Corsica e della Sardegna nella posizione attuale; il lato dove è stato fatto il percorso percettivo (lato SudEst) è quello che è sovrascorso, mentre l’altro lato (NordOvest) è quello che è stato schiacciato; il contatto tettonico occupa una fascia, larga fino a circa 2 km, che si snoda verso Nord partendo dalle vicinanze di Ventimiglia; questa fascia passa per il sito percepito, nel quale perciò vi è una emissione energetica abbastanza elevata e una informazione di “fondo” di forte compressione. I siti sono due: il Sito 1 è il percorso sulla strada forestale che subito dopo la galleria (provenendo da San Romolo) scende verso NordOvest; il Sito 2 è la galleria sulla strada asfaltata.

Lo spiazzo di parcheggio con i tavoli di legno dove sono stati svolti gli esercizi di Bioenergetica all’inizio dell’esperienza è in una situazione di emissione e compressione, forti ma non così estreme.

La strada forestale, che è stata percorsa per un buon tratto per poi ritornare su alla galleria, oltre al fondo di emissione energetica dato dal contatto tettonico, ha delle significative variazioni nell’informazione da compressiva a distensiva e viceversa.

Alla prima sosta nel punto contrassegnato col numero 63 dipinto sulla roccia (corrispondente alla Zona B del promemoria) l’informazione prevalente è di distensione.

Il punto di raggruppamento scelto per l’inversione della marcia è su una sacca di acqua sotterranea (di percolazione) che faceva capire molto bene come si percepisca lo scambio energetico dell’acqua che assorbe energia nell’infrarosso e cambia di molto la situazione del sito (freddo umido, sprofondamento) questo punto non è stato segnato nel promemoria, ed è stato un errore, ma alcuni partecipanti probabilmente vi hanno fatto riferimento segnalando le loro percezioni alla Zona C.

La galleria sulla strada asfaltata da San Romolo per Perinaldo ha una inclinazione di circa 30-35 gradi rispetto alla faglia trasversa che le passa praticamente a lato; all’interno, a circa un terzo della galleria provenendo da San Romolo, vi è anche una dislocazione locale della roccia. Quindi all’interno della galleria vi è una significativa differenza nella percezione anche solo tra il percorrerla da un lato o dall’altro, inoltre vi è il punto di passaggio sulla linea di dislocazione che, pur avendo minore emissione, è percepibile in modo molto netto. In tutta la galleria, e nel punto della dislocazione in particolare, si ha il massimo di irradiazione e di percezione dell’energia tellurica con l’informazione di compressione. Il percorso a piedi nella galleria si presta anche suggestivamente all’idea di entrare nella Terra e alla percezione di queste emissioni energetiche. Il percorso a zigzag in direzione di Perinaldo permette di percepire il massimo di contrasto davanti a sé guardando il lato destro e la sua diminuzione guardando l’altro lato della galleria.

Le faglie hanno effetto sulla pressione sanguigna quindi sono percepite diversamente dalle persone ipo-tese rispetto alle persone iper-tese. Nell’area del percorso vi era in prevalenza informazione di compressione. La compressione crea tensione quindi innalza la pressione sanguigna, perciò una prima distinzione è stata fatta tra i partecipanti ipo-tesi e quelli iper-tesi poiché le loro sensazioni di benessere o malessere possono essere diverse o anche opposte.

Sui 25 promemoria consegnati si sono dichiarati tendenzialmente ipo-tesi (pressione normale che tende ad abbassarsi) 19 partecipanti (76%)

Si sono dichiarati tendenzialmente iper-tesi 5 partecipanti (20%)

Un partecipante non si è definito.

Le risposte del promemoria erano a coppie di opposti per cui si escludevano tra loro a due a due.

Alla partenza, dopo gli esercizi, si era raggiunto un certo radicamento e vi era già una percezione iniziale. Si è attraversata la galleria senza soffermarsi, solo con una prima percezione “di assaggio”, e ci si è incamminati lungo la strada forestale che inizia sulla destra subito dopo la galleria e scende nella valle.
Dopo un po’ di curve si è arrivati al punto di sosta denominato “Zona B” per effettuare una percezione di gruppo (e per osservare gli strati geologici in evidenza); qui i partecipanti dovevano segnalare le sensazioni provate in questa sosta. Il tempo era splendido ed eravamo puntuali. Si è proseguito fino al punto finale sulla sacca di acqua di percolazione dove il gruppo si è soffermato un po’ e poi ha invertito la marcia iniziando a risalire. Sul promemoria però (per una svista) manca questo ultimo punto di sosta.

Si ribadisce che ai partecipanti non è stata data alcuna indicazione sulle percezioni, né sulla situazione geologica specifica: è stato detto genericamente che ci si trovava in una zona di forte scarica energetica per la presenza di faglie e sono state date istruzioni solo sui posti dove soffermarsi a percepire e sulle zone del corpo in cui di solito si hanno significativi segnali (gambe, diaframma, petto, gola). L’esperienza perciò è stata svolta “in cieco” poiché i partecipanti non sapevano cosa aspettarsi, mentre gli accompagnatori, che ne erano al corrente, non lo hanno comunicato, né fatto capire in altri modi.
Il promemoria era sperimentale ed è stato via via messo a punto e migliorato negli anni successivi.

ANALISI DELLE RISPOSTE DATE SUI PROMEMORIA ALLA PERCEZIONE DEL PROPRIO STATO IN RELAZIONE AL SITO
Primo punto del promemoria Zona A: stato iniziale – situazione di faglia compressiva, le risposte sono state date dopo gli esercizi di Autoregolazione Bioenergetica

benessere = 14 di cui 11 ipo-tesi (5 ipo-tesi associano invece “senso di innalzamento/spinta verso l’alto” riferendosi alla percezione dell’informazione data dalla situazione geofisica; 2 iper-tesi hanno associato “senso di sprofondamento/appesantimento delle gambe” dando chiaramente l’idea di riferirsi al grounding).
malessere = 4 di cui 1 ipo-teso.
Non rispondono = 7

senso di innalzamento/spinta verso l’alto = 4 di cui 1 ipo-teso (maggior risalto alla percezione degli effetti dell’energia del luogo; uno associa a questa sensazione generica uno stato specifico di chiusura a livello dello sterno e blocco del diaframma dando la descrizione precisa di cosa avviene nel corpo permanendo in un luogo in forte emissione energetica compressiva; un iper-teso ha segnalato un malessere specifico per una sensazione di tensione e un tremore o formicolio ai piedi, dando anch’egli una descrizione abbastanza chiara di cosa avviene, ma associandolo al malessere, denunciando così che quel tenore energetico gli era eccessivo.
senso di sprofondamento/appesantimento alle gambe = 20 di cui 15 ipo-tesi (dovendo escludere che vi fosse acqua sotterranea in corrispondenza dello spiazzo, rimane valida la spiegazione data da Marilinda che si tratti dell’effetto di grounding dovuto agli esercizi su persone non abituate a percepire consapevolmente il proprio radicamento poiché in questo modo hanno sentito molto più del solito i piedi e le gambe poggiati sul terreno; 3 iper-tesi hanno associato “malessere generico” o specifico per vibrazioni ai piedi e percezione di tensioni muscolari)
Non rispondono = 1

Secondo punto del promemoria, Sito 1 Zona B: punto di sosta dopo un tratto di cammino, percezione di gruppo – Situazione di fondo compressivo e di faglia distensiva, prevalenza della distensione

benessere = 6 di cui6 ipo-tesi
malessere = 6 di cui 6 ipo-tesi (per aumento del battito cardiaco e per la contrattura alle gambe)
non rispondono: 13

miglioramento rispetto a prima = 15 di cui 14 ipo-tesi (dei quali 1 associa “spinta verso l’alto”)
peggioramento rispetto a prima = 2 di cui 1 ipo-teso
non rispondono: 8

innalzamento/spinta verso l’alto = 2 di cui 1 ipo-teso (1 segnala spinta verso avanti con maggiore apertura del respiro)
sprofondamento/appesantimento delle gambe = 1 (molto probabilmente riferendosi al punto di sosta finale sull’acqua sotterranea)
non rispondono: 22

Terzo punto del promemoria, Sito 1 Zona C: durante la passeggiata, percezione di gruppo al ritorno sulla strada asfaltata. Durante il cammino situazione mista con compressione e distensione; all’arrivo sulla strada asfaltata prevalenza di compressione

benessere = 8 di cui 7 ipo-tesi
malessere = 4 di cui 4 ipo-tesi (problemi a gambe e respiro, 2 però migliorano rispetto a prima, sempre nel malessere)
non rispondono: 13

miglioramento rispetto a prima = 8 di cui 5 ipo-tesi
peggioramento rispetto a prima = 7 di cui 5 ipo-tesi (1 specifica problemi di contrattura alle gambe; 1 pressione alla testa)
non rispondono: 10

senso di innalzamento/spinta verso l’alto = 1 di cui 1 ipo-teso
senso di sprofondamento/appesantimento alle gambe = 5  di cui 4 ipo-tesi
non rispondono: 19

Dopo essere ritornati sula strada asfaltata, non essendovi alcun passaggio di auto, è stato proposto di attraversare la galleria (verso San Romolo) in centro alla carreggiata e in fila indiana un po’ distanziati, cercando di percepire cosa cambiava in ciascuno (percezione individuale).
Arrivati allo spiazzo con i tavoli di legno è stato proposto di riattraversare la galleria nell’altro senso (verso Perinaldo) percorrendola andando a zigzag da una parete all’altra con un angolo di circa 30° rispetto alle pareti, sempre abbastanza distanziati per permettere una percezione individuale. Arrivati di nuovo all’imbocco della strada forestale sono stati raccolti i promemoria e l’esperienza è stata conclusa, anche se qualcuno si è ripercorso altre volte da solo la galleria.
Le sensazioni provate e i dubbi sono stati discussi poi nella sala della Villa Nobel messa a disposizione dal Comune di San Remo.

Quarto punto del promemoria, Sito 2 Zona D: attraversamento della galleria in direzione San Romolo, percezione individuale. Situazione di forte compressione; la spinta tettonica proviene da dietro a sinistra, quindi camminando si viene portati avanti piegando verso destra

benessere = 11 di cui 8 ipo-tesi (2 aggiungono la sensazione di spinta verso l’alto, 3 associano sensazione di appesantimento)
malessere = 10 di cui 6 ipo-tesi (6per senso di oppressione e problemi al battito cardiaco; 6 per appesantimento delle gambe; 1 per problemi alla nuca)
non rispondono: 4

miglioramento rispetto a prima = 2 di cui 1 ipo-teso
peggioramento rispetto a prima = 5 di cui 5 ipo-tesi(1 per problemi alle gambe, alle mani, alla testa e per rotazione a destra, 1 per male al ginocchio e appesantimento delle gambe; 2 per problemi di groppo in gola, peso sulle spalle, oppressione, difficoltà respiratoria, senso di svenimento)
non rispondono: 18

sensazione di spinta da dietro = 10 di cui 5 ipo-tesi (1 segnala anche spinta da davanti; 1 specifica anche spinta da sinistra verso destra; 2 segnalano anche la percezione di una spinta laterale)
sensazione di spinta da davanti = 3 di cui 2 ipo-tesi
non rispondono: 12

Quinto punto del promemoria, sito 2 Zona E: attraversamento della galleria in direzione Perinaldo andando a zigzag, percezione individuale. Situazione di forte compressione; andando verso il lato destro la spinta tettonica è di fronte, quindi contrasta l’avanzare; andando verso il lato sinistro il contrasto diminuisce e la spinta proviene da destra.

benessere = 13 di cui 10 ipo-tesi (1benessere uscendo e spinta avvicinandosi all’altro lato; 1 anche spinta da dietro e disorientamento)
malessere = 10 di cui 9 ipo-tesi (2 perproblemi di giramento di testa, tachicardia, 1 per tensione al diaframma, peso alle spalle, 1 pressione avvicinandosi ad un lato della galleria; 6 per problemi di palpitazioni, respiro affannoso, senso di oppressione, vertigini, appesantimento alle gambe; 2 per una spinta oppressiva da sinistra a destra; 1 per problemi alle gambe, alla zona lombare e alla zona cervicale con vertigini)
non rispondono: 2

miglioramento rispetto a prima = 2 (1 rispetto alla sensazione provata nel verso opposto; 1 pur permanendo qualche problema alla nuca)
peggioramento rispetto a prima = 4 di cui 3 ipo-tesi (2 persensazioni di sbandamento, di andare in salita, 1 per appesantimento)
non rispondono: 19

senso di innalzamento/spinta verso l’alto = 5 di cui 3 ipo-tesi
senso di sprofondamento/appesantimento alle gambe = 6 di cui 5 ipo-tesi (1torsione da sinistra a destra e un peggioramento a metà percorso)
non rispondono: 14

 IN TERMINI PERCENTUALI LA RISPOSTA AI 25 “PROMEMORIA” È QUESTA:

Inizio Zona A – spiazzo di parcheggio, dopo gli esercizi di Bioenergetica – situazione di faglia compressiva

benessere generico: 56%    di cui 78,6% ipo e 21,4 iper
malessere generico o malessere specifico:  16%    di cui 25% ipo e 75% iper
non si esprime:  28%

senso di innalzamento/spinta verso l’alto (percezione della faglia):   16%    di cui 25% ipo e 75% iper
senso di sprofondamento/appesantimento alle gambe (percezione del grounding): 80%    di cui 75% ipo e 25% iper
non si esprime:  4%

Sito 1 Zona B – strada forestale – punto di sosta – situazione distensiva con fondo di compressione dato dal contatto tettonico

benessere generico:  24% di cui 100% ipo
malessere generico o malessere specifico:  24% di cui 100% ipo
non si esprime:  52%

miglioramento rispetto a prima:  60% di cui 93% ipo
peggioramento rispetto a prima:  8% di cui 50% ipo
non si esprime:  32%                

senso di innalzamento/spinta verso l’alto (percezione della faglia):  4% di cui 100% ipo
senso di sprofondamento/appesantimento alle gambe (probab. percez. acqua sott.):  4% di cui 0% ipo
non si esprime:  92%

Sito 1 Zona C – strada forestale – durante la passeggiata – situazione di alternanza tra la prevalenza di compressione e la prevalenza di distensione in un fondo compressivo dovuto al contatto tettonico

benessere generico:  32% di cui 87,5 ipo
malessere generico o malessere specifico:  16% di cui 100% ipo
non si esprime: 52%

miglioramento rispetto a prima: 32% di cui 62,5% ipo
peggioramento rispetto a prima: 28% di cui 71,4% ipo
non si esprime: 40%
senso di innalzamento/spinta verso l’alto (percezione della faglia):  4% di cui 100% ipo

senso di sprofondamento/appesantimento alle gambe (percez. della tensione e dell’irrigidimento muscolare):  20% di cui 80% ipo
non si esprime:  76%

Sito 2 Zona D – attraversamento della galleria in direzione San Romolo, percezione individuale – la spinta principale viene dal contatto tettonico che è dietro le spalle delle persone; la faglia locale produce una spinta laterale da dietro a sinistra.

Benessere generico:  44% di cui 72,7% ipo
malessere generico o malessere specifico: 40% di cui 60% ipo
non si esprime: 16%

miglioramento rispetto a prima:  8%   di cui 50% ipo
peggioramento rispetto a prima:  20%  di cui 100% ipo
non si esprime:  72%

spinta da dietro:  40% di cui 50% ipo (percezione esatta)
spinta da davanti:  12% di cui 66,7% ipo (percezione inversa)
non si esprime:  48%

sito 2 Zona E – attraversamento della galleria in direzione Perinaldo, percezione individuale – percorso a zigzag: andando verso il lato destro si ha il massimo di contrasto con spinta della faglia locale esattamente davanti alla persona e quella del contatto tettonico davanti a sinistra; andando verso il lato sinistro si ha la spinta da destra e meno contrasto.

benessere generico:  52% di cui 77% ipo
malessere generico o malessere specifico:  40% di cui 90% ipo
non si esprime:  8%

miglioramento rispetto a prima:  8%  di cui 0% ipo
peggioramento rispetto a prima:  16% di cui 75% ipo
non si esprime:  76%

senso di innalzamento/spinta verso l’alto (percezione della faglia):  20% di cui 60% ipo
senso di sprofondamento/appesantimento alle gambe (percez. della tensione e dell’irrigidimento muscolare):   24% di cui 83% ipo
non si esprime:  56%

COMMENTO ALL’ANALISI DELLE RISPOSTE
Alla partenza (Zona A) si è su una compressione, ma la maggior parte delle persone ha provato benessere e senso di grounding dovuti agli esercizi di Autoregolazione Bioenergetica fatti fare da Marilinda; è interessante vedere che quelli che hanno provato benessere sono per tre quarti ipotesi e che quelli che hanno provato malessere sono invece iper-tesi nella stessa proporzione; questo può significare che in una situazione compressiva dopo gli esercizi bioenergetici le persone tendenzialmente ipo-tese staranno quasi tutte bene mentre quelle tendenzialmente iper-tese staranno quasi tutte male. Su queste sensazioni di base, abbastanza semplici e immediate, si sono espresse i due terzi delle persone.

Anche nella propriocezione rispetto allo scambio energetico (semplificata in “senso di innalzamento” e “senso di sprofondamento”) quasi tutti i tendenzialmente ipo-tesi hanno percepito di più il grounding rispetto alla faglia, poiché hanno un vantaggio dallo scambio energetico in emittanza che è stato canalizzato e integrato con gli esercizi, mentre i tendenzialmente iper-tesi hanno percepito quasi tutti maggiormente la spinta della faglia che aumenta la loro carica. Su questo si sono espressi praticamente tutti.
Perciò sembra essere stato paradossalmente più facile riconoscere se si era spinti in alto o appesantiti verso il basso rispetto a riconoscere semplicemente se si stava bene o male.

Al primo punto di sosta dopo un breve percorso sulla strada forestale (Sito 1 Zona B) si è in prevalenza di distensione ma le risposte probabilmente sono quasi tutte riferite al percorso tra i due punti piuttosto che al posto dove si sta sostando.

Confermando la difficoltà nel definire i propri stati, solo metà persone e solo tendenzialmente ipo-tesi rispondono su benessere o malessere e lo fanno dividendosi esattamente: metà stanno bene e metà stanno male. Si potrebbe pensare che la distensione e la compressione, presenti entrambe, siano percepite in modo privilegiato dalle diverse persone, e quindi che per alcuni prevalga il beneficio della distensione mentre per altri questa informazione sia problematica se devono fare anche un minimo sforzo. Il dato sulla modificazione del proprio stato rispetto all’inizio è quindi molto significativo: una gran parte di persone, praticamente tutte tendenzialmente ipo-tese, stanno meglio di come stavano alla partenza; una piccola parte invece si sente peggio e comprende quasi tutti i tendenzialmente iper-tesi. Meno persone, solo un terzo, non riescono a definire il cambiamento o non percepiscono alcun cambiamento. Si può pensare quindi che la maggior parte dei tendenzialmente ipo-tesi camminando e con una compressione di fondo non molto forte stiano meglio perché muovendosi sfruttano questa energia e si caricano, dove con gli esercizi e il grounding erano stati già costretti a integrarla al loro proprio interno. I tendenzialmente iper-tesi invece con gli esercizi e il grounding nella maggior parte aumentano la loro tensione e nel camminare in un “fondo” compressivo la aumentano ulteriormente, quindi percepiscono malessere e peggioramento. In una situazione mista di compressione e distensione, e in un tratto in cui hanno camminato più volte su acqua sotterranea in scorrimento veloce, avendo percepito entrambe le sensazioni, la quasi totalità non riesce a decidere se vi è spinta verso l’alto o appesantimento e sprofondamento e non risponde.

Durante la passeggiata successiva (Sito 1 Zona C) la strada forestale con i suoi tornanti offriva un’alternanza tra la prevalenza di compressione e la prevalenza di distensione pur con una compressione di fondo sempre presente per via del contatto tettonico; la metà delle persone non riesce ancora a esprimere se si sente bene o male; quelli che lo fanno, quasi tutti tendenzialmente ipo-tesi, si sentono bene per due terzi e male per un terzo. Un po’ più persone percepiscono il miglioramento o il peggioramento rispetto al punto di sosta precedente e si distribuiscono più o meno come quelli che si sentono bene o male.

Un terzo di persone, quasi tutte tendenzialmente ipo-tese, percepiscono benessere e miglioramento in questo tratto del percorso che scende fino ad una zona molto umida con una sacca di acqua sotterranea di percolazione e poi risale percorrendo a ritroso lo stesso sentiero.

I tendenzialmente iper-tesi migliorano quasi tutti, probabilmente perché in salita possono scaricare l’eccesso di energia incamerato; una buona parte di ipo-tesi peggiora, probabilmente perché lo scarico energetico per la fatica di camminare in salita prevale sulla ricarica dovuta alla faglia, oppure perché gli è stato molto nocivo l’assorbimento di energia da parte della sacca d’acqua sotterranea.

La percezione della spinta dovuta alla faglia è di pochissime persone, tutte tendenzialmente ipo-tese; la percezione di sprofondamento o di appesantimento alle gambe invece è sentita da un quinto delle persone, in maggior parte ipo-tesi e si può tradurre nella percezione di una tensione alle gambe prodotta dall’irrigidimento dei muscoli dovuto all’informazione di compressione; praticamente è il motivo per cui avvertono un peggioramento rispetto al punto precedente.

Arrivati nuovamente alla galleria (Sito 2 Zona D), ne è stato proposto l’attraversamento in centro alla carreggiata, in fila indiana e distanziati, con una percezione più individualizzata, la spinta tettonica è forte e proviene da dietro a sinistra, la situazione è di una forte compressione.

La maggior parte delle persone qui riesce a definire la sensazione di benessere o malessere dividendosi quasi esattamente tra le due sensazioni. Pochissimi migliorano rispetto alla sosta precedente. Un quarto, tutti tendenzialmente ipo-tesi, peggiorano; la maggior parte non riconosce cambiamenti. Si può supporre che chi sta male, peggiora o non si esprime percepisca l’eccesso di compressione che qui è molto più forte che nella strada forestale; inoltre il fatto di entrare dentro la roccia con la galleria amplifica le sensazioni e può mettere a disagio.

Metà persone non riescono a riconoscere la direzione da cui proviene la spinta tettonica; dell’altra metà chi la riconosce esatta è in netta prevalenza. Il 12% di persone che hanno la percezione inversa sentendo la spinta provenire da davanti a sé probabilmente hanno privilegiato la percezione della dislocazione locale che è trasversale alla galleria, rispetto alla spinta della faglia che è a fianco e a quella, che viene da dietro, del contatto tettonico che però è più generale e permea tutto l’ambiente.

A questo punto si è proposto di ripercorrere la galleria (Sito 2 Zona E) nell’altro senso, uno alla volta e andando a zig-zag rispetto ai lati della galleria. In questo modo andando verso destra la spinta dovuta alla faglia laterale proviene proprio da davanti alla persona, mentre la spinta del contatto tettonico proviene da davanti a sinistra; andando invece verso sinistra si ha meno contrasto nel camminare e una spinta che proviene dalla destra che fa sbandare verso il bordo della galleria.

Ancora più persone (il 92%) riescono ad individuare il proprio stato di benessere o malessere; la metà sta bene e migliora e l’altra metà sta male e peggiora; migliorano solo i tendenzialmente iper-tesi mentre quasi tutti i tendenzialmente ipo-tesi stanno male e peggiorano. Un po’ più della metà non percepiscono se vi è spinta di faglia o appesantimento alle gambe probabilmente perché in questa situazione non prevale la direzione verso l’alto o verso il basso, come invece suggerisce il promemoria (ed è un altro errore), ma la direzione orizzontale delle spinte; chi dichiara di sentire appesantimento nelle gambe molto probabilmente percepisce l’irrigidimento muscolare dovuto alla tensione causata dalla forte compressione; su questo punto il promemoria lascia un eccessivo margine di confusione.

Vi è una notevole varietà di risposte rispetto alla stessa situazione percepita, e questo conferma che non sono in alcun modo state date indicazioni a proposito, poiché le persone, anche all’interno della stessa tipologia, reagiscono in modo diverso alla presenza della stessa informazione energetica.

In ogni caso nei partecipanti vi è stato un alto livello di percezione e di specificazione degli effetti avuti nelle varie situazioni, sebbene le persone fossero tutte alla prima esperienza del genere e assolutamente inesperte della materia.

Perciò si può concludere che tutti hanno la possibilità di percepire lo scambio energetico dell’ambiente in posti in cui le emissioni siano abbastanza forti e le informazioni abbastanza decise, che questo scambio energetico ha un’influenza notevole sul benessere delle persone, e che questa influenza si esplicita in modo diverso da persona a persona.