Geobiologia scientifica. Risikofaktor Standort, ricerca scientifica sugli effetti delle zone di disturbo

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Geobiologia Scientifica
da Wetter – Boden – Mensch, trimestrale del Forschungskreis fuer Geobiologie “dr. Ernst Hartmann” e.V.  — 

L’esistenza e l’influsso biologico delle radiazioni terrestri sull’uomo e sulla natura vengono continuamente contestati.
Anche in Germania recentemente si sono svolti alcuni processi e si sono espresse delle sentenze nelle quali è stata messa in dubbio l’esistenza delle radiazioni terrestri e le conseguenze che esse hanno sulla salute dell’uomo.
Come supporto all’argomentazione per eventuali altri casi vorrei presentare di seguito solo i risultati di una ricerca scientifica dell’Università di Vienna, datata, ma amplia e chiara, la quale ha dimostrato scientificamente che le radiazioni terrestri influiscono negativamente sulla salute umana.

La ricerca scientifica sugli influssi geopatogeni delle radiazioni terrestri sugli esseri umani
Nel libro “fattori di rischio del luogo – aree rabdomantiche e l’uomo – ricerca scientifica sul problema degli influssi dei luoghi” il Dott. Otto Bergsmann documenta i risultati di un ampio studio di medicina scientifica da lui condotto e avente come tema la “Dimostrazione degli influssi geopatogeni dei luoghi sugli uomini”. Questa ricerca riguardante l’influsso dannoso delle radiazioni telluriche sugli uomini è stata condotta all’Università di Vienna e pubblicata per la prima volta già nel 1990 (vedi la bibliografia di seguito).
L’autore, il Dott. Otto Bergsmann era docente specializzato nei polmoni all’Università di Vienna. Precedentemente era stato primario del Centro di Riabilitazione Gröbming e membro dell’ ”Accademia Internazionale Viennese per la Medicina Olistica”. Il progetto di ricerca era stato finanziato dal Wohnbau-Forschungs-Fonds del Ministero Federale delle Attività Economiche.

“Nell’ambito del progetto sono stati determinati 24 tra parametri e fenomeni biologici in 985 persone soggette a 6.943 esami. Il cambiamento stesso di un singolo parametro della nostra composizione sperimentale avrebbe dimostrato l’effetto del luogo”. (Citazione pag. 150).

La particolarità di questi studi, oltre all’enorme estensione di questa ricerca, rappresentativa dei diversi parametri degli effetti biologici delle radiazioni terrestri sui luoghi da esse colpiti, risiede nel fatto che tutte le analisi, anche in termini scientifici, sono state condotte come esperimenti in doppio cieco. “I nostri soggetti d’indagine e anche le persone analizzate…non sono stati informati della condizione delle aree e dell’ordine delle misurazioni in modo da escludere il confondimento del fattore psichico”. (Citazione pag. 152).

In questo modo, dai risultati delle analisi sono stati esclusi tutti gli influssi mentali da parte del responsabile dell’esperimento o delle persone in esso coinvolte. Sfortunatamente infatti, proprio questo aspetto spesso non viene considerato in molte altre ricerche.
“Ai sensi della ricerca la sperimentazione è stata perseguita in tutti i luoghi della cosiddetta “vena d’acqua”. A questo desiderio si sono in parte opposte delle indicazioni diverse fornite da dei rabdomanti da noi consultati e riguardanti il meccanismo d’azione di una zona esistente. Anche per questa ragione è stato scelto il concetto generale di “zone di disturbo” per le descrizioni successive. (Citazioni pag. 23). In questo senso, all’interno della ricerca, i luoghi sui quali i rabdomanti concordano che siano carichi di radiazioni terrestri vengono denominati come “zone di disturbo”.

“Oggi in geobiologia si considerano essenzialmente le seguenti zone come biologicamente attive:

1- scorrimenti veloci d’acqua sotterranea (le vene d’acqua);

2- le faglie e le fratture geologiche;

3- le anomalie della struttura geologica del sottosuolo come le cavità, le vene di minerali metalliferi e simili;

4- il reticolo di Curry (il reticolo diagonale al nord);

5- il reticolo di Hartmann (il reticolo globale);

6- altre zone di disturbo.

Ancora oggi le cosiddette zone irritanti possono essere stabilite solo dai geobiologi. L’esistenza delle aree già localizzate può essere compresa, eventualmente, grazie alla strumentazione a base scientifica. Il senso contrario non funziona per il nostro sapere. Sembra che fino ad ora il geobiologo non possa essere ancora sostituito da uno strumento” . (Citazione, pag. 23).

La base per l’analisi degli strani effetti sulle persone delle zone di disturbo è stata la localizzazione di aree che sono state dichiarate da radiesteti (rabdomanti) come cariche o scariche. All’inizio del lavoro di ricerca si trattava di analizzare i luoghi dell’esperimento e verificare se esistessero zone di disturbo così come zone neutrali in senso radiestetico… In tutti gli otto luoghi dell’esperimento sono state “rilevate con la rabdomanzia” sia zone di disturbo limitate spazialmente sia aree neutrali. (Citazione, pag. 23).

Come dimostrato anche nella ricerca, nelle aree considerate dai rabdomanti luoghi di disturbo o geopatogeni si possono occasionalmente stabilire anche variazioni fisiche di misurazione. Per questa ragione, nella ricerca vengono analizzati anche parametri fisici diversi, nel caso in cui tali particolarità fossero disponibili nell’ambito delle zone di disturbo. “Dopo l’esecuzione delle misurazioni elettriche e la verifica che i luoghi rilevati dai radiesteti non presentassero condizioni elettromagnetiche anomale, sono stati condotti i test biologici e/o fisici sui luoghi indicati dai radiesteti”. (Citazioni pag. 24)

I risultati delle analisi

Negli otto diversi luoghi di ricerca le singole persone hanno analizzato se, all’interno di una zona di disturbo, nelle aree disturbate dalle radiazioni terrestri si presentasse una ulteriore variazione biologica rispetto all’area neutrale all’interno dello stesso spazio.

Di 24 parametri o fenomeni si riscontrano:

12 casi valutabili da significativi ad altamente significativi,

5 casi valutabili tendenziali (trend) e

6 casi non presentano un influsso dipendente dal luogo sul comportamento regolatore dell’organismo.

Risultano quindi 17 risultati positivi contro 6 negativi, anche se si deve ancora richiamare l’attenzione sul fatto che già un singolo risultato sarebbe stato da riconoscere come significativo in quanto prova dell’effetto della zona di disturbo. L’effetto dei fattori dipendenti dalle aree sui sistemi di controllo dell’organismo umano è di conseguenza dimostrato senza dubbio e si solleva la questione di quale substrato, sub-sistema o sistema intaccano in prima istanza le energie disturbanti dei luoghi”. (Citazione pag 151).

I parametri biologici del sistema di controllo umano sono altamente significativi per le aree disturbate dalle radiazioni terrestri, così si sono verificate variazioni superiori alla media nei partecipanti all’esperimento, qui se ne ricordano solo alcune a titolo esemplificativo, le quali tuttavia assumono un ruolo fondamentale anche nella giustificazione degli effetti geopatogeni delle radiazioni terrestri.

“Nel caso in cui i risultati delle analisi venissero allineati e giudicati in base alla significatività biometrica, la serotonina e la velocità di diminuzione dei globuli sono alle prime posizioni.”. (Citazione pag. 151).

Variazioni del livello di serotonina nel sangue

Durante l’analisi biochimica del sangue delle persone sottoposte all’esperimento, l’ormone della serotonina ha giocato un ruolo fondamentale. “La serotonina è, da un lato, il neurotrasmettitore del sistema parasimpatico avente lo scopo di mettere a disposizione l’energia. Dall’altro lato, in questa sua veste, esso ha un effetto calmante e per questo viene anche denominata sostanza del sonno”. (Citazione pag. 151).

“L’analisi del neurotrasmettitore e dei suoi metaboliti dimostra una diminuzione di serotonina altamente significativa e un incremento del 90% di Ztyptophan nella zona. … La costellazione da noi stabilita esprime il consumo maggiore e la riduzione della serotonina nella zona nella quale l’aumentata disponibilità di triptofano può essere interpretata come un tentativo di compensazione. In questo modo si fornirebbe una spiegazione degli stati di eccitazione riscontrati nei luoghi di riposo carichi che vengono spesso descritti nella letteratura radiestetica.” (Citazione pag. 104).

“Nella zona di disturbo diminuisce la serotonina e tendenzialmente aumenta il suo precursore del metabolismo, il triptofano. … Il modo e la ragione per cui si arriva ad una riduzione della serotonina non sono per ora rilevabili dalle nostre analisi. E’ necessario prendere atto dell’esito in quanto dato di fatto. Ma si deve anche tenere presente che alcuni dei sintomi della pressione attribuiti all’effetto dei luoghi, come l’insonnia, il nervosismo, ecc… possono essere ricondotti a questa mancanza di serotonina.” (Citazione pag. 151).

Analisi bioelettriche della misurazione della resistenza pellicolare

“La pelle, considerata come confine tra il mondo interiore e quello esteriore degli uomini, è un organo altamente sensibile ed estremamente reattivo. In essa vengono elaborate in misura uguale dei magnitudini di stimolo provenienti sia dall’interno sia dall’ambiente.” (Citazione pag. 36).

Ogni cambiamento interno del corpo, così come ogni disturbo causato da cambiamenti esterni, provoca un cambiamento nella pelle come ad esempio una modifica della resistenza pellicolare o delle differenze di potenziale del corpo stesso. “Le analisi elettriche della pelle vengono utilizzate già da molto tempo per oggettivizzare le situazioni di stress, tra le altre nella psicologia dei test e in fisiologia del lavoro, ma anche come macchina della verità in criminologia.” (Citazione, pag. 50).

“Con tutti i metodi potevano essere stabiliti gli effetti significativi che le zone di disturbo hanno sulla pelle. Ai sensi del nostro argomento di ricerca, da questa serie di analisi può essere dedotto che le differenze di potenziale corporeo e la costante di dielettricità del tessuto possono essere modificate se esposte all’influenza delle zone di disturbo.” (Citazione pag. 50).

Il risultato più importante dell’analisi bioelettrica è stato che l’effetto dei luoghi danneggia di più le superfici corporee già danneggiate rispetto a quelle non gravate e che in caso di abbandono della zona, la superficie non compromessa si ristabilisce più velocemente. Da questo si può concludere che le zone di disturbo nuocciono maggiormente alle persone portatrici di fattore di rischio rispetto alle persone non compromesse.” (Citazione pag. 52).

Questi risultati rispecchiano anche la situazione dei tanti che si stupiscono del fatto che molte persone compromesse o malate reagiscono maggiormente ai disturbi provocati dalle radiazioni terrestri rispetto a persone sane o che presentano un inferiore fattore di rischio nella loro vita normale (vedi anche le conclusioni). A quanto pare, le persone sane o con un fattore di rischio basso riescono a compensare la pressione prodotta dalle radiazioni terrestri, mentre non riescono più a farlo coloro i quali presentano un indebolimento della resistenza.

Modifiche della velocità dell’eritrosedimentazione (VES)

“La velocità dell’eritrosedimentazione, il tasso di eritrosedimentazione, ecc…, si basa sul fatto che i globuli rossi più pesanti affondano nel sangue non coagulabile prodotto artificialmente. … La velocità di eritrosedimentazione aumenta in condizioni di stress o in caso di malattia, là dove l’accelerazione dipende per la maggior parte dalla gravità della malattia.” (Citazione pag. 106).

“La nostra analisi comparativa della velocità di eritrosedimentazione in aree indifferenti e nelle zone di disturbo ha prodotto in 452 analisi doppie effettuate in 112 giorni comportamenti significativamente diversi delle differenze di coppia… Un tempo atmosferico stabile favorisce la diminuzione della velocità di eritrosedimentazione nella zona. L’instabilità dello stesso aumenta la velocità dell’eritrosedimentazione nella zona.” (Citazione pag. 108).

Gli effetti delle radiazioni terrestri sugli uomini sono di conseguenza più o meno forti a seconda delle condizioni meteorologiche. Questi risultati della ricerca corrispondono anche al fenomeno della meteoropatia, in base alla quale gli esseri umani hanno più problemi di salute durante i cambiamenti meteorologici rispetto ad una situazione più stabile.

Modifica della tensione muscolare – analisi della frequenza muscolare

“Stati di tensione muscolare, sintomi di dolori e disturbi reumatici incomprensibili vengono spesso ricondotti alle pressioni dei luoghi.” (Citazione pag. 81).

Queste reazioni corporee indifferenti sono per molti una reazione percettiva diretta del loro corpo al soggiorno in un’area di disturbo geopatico. Esse vengono percepite come dei segnali che qualcosa non funziona. Il sospetto che i cambiamenti della tensione muscolare possano essere ricondotti alla pressione delle radiazioni terrestri si fa più vicino soprattutto quando queste reazioni non si presentano in altri luoghi.

“Nella sua fase di riposo e distensione il muscolo non è inattivo, ma è presente un’attività basilare, che si trova circa intorno ai 10 Hz e che è conosciuta da molto tempo come “microvibrazione”. Essa è l’espressione dello stato di calma-tensione (tono) del muscolo, aumentando all’aumentare della tensione e diminuendo in fase di rilassamento. Un tono muscolare che aumenta in riflesso ad uno stato di eccitazione è la causa più frequente di dolori, i quali possono anche essere denominati sintomi di dolori da tensione.” (Citazione pag. 81).

L’incremento del tono della tensione muscolare provocato dalle radiazioni terrestri può quindi essere responsabile dei dolori di tensioni, come ad esempio il mal di schiena e i dolori articolari, che da molti vengono percepiti nei luoghi di riposo disturbati da radiazioni terrestri.

“In relazione alle altre analisi si deve notare la differenza significativa ad 1Hz e la tendenza ai 2Hz. Come già menzionato, queste frequenze sono documentate da parametri vegetativi, e di conseguenza da questa analisi può essere dedotta la diminuzione (e la riduzione di attività) delle funzioni vegetative durante la permanenza nell’area.” (Citazione pag. 85). La diminuzione delle funzioni vegetative e la riduzione dell’attività nelle zone di disturbo geopatogene descritte possono essere spesso percepite anche come spossatezza, sfinimento o stanchezza.

“In ogni caso sembra essere certo che i fattori locali esercitano un influsso persistente sulla ritmicità dell’organismo.” (Citazione pag. 88).

Conclusioni dello studio

“Il disturbo dei processi di regolazione da parte di forme energetiche sconosciute collega come un filo rosso tutte le analisi effettuate su soggetti sani e sui pazienti. … Uno di questi principi è che un sistema già in tensione, quindi un organismo compromesso o la parte compromessa di un organismo per il resto sano, reagisce in modo più forte e più persistente a un disturbo minimo come un sistema non compromesso. L’effetto del luogo non provoca quindi nessun processo dal quale possa sicuramente dipendere la malattia. Essa è piuttosto un fattore di rischio che può rafforzare l’azione di diversi fattori patogeni. A questi ultimi appartengono anche fattori di rischio di altra natura, come ad esempio:

> tossine ambientali e di consumo;

> ipernutrizione;

> stressori psicosociali;

> pressioni croniche nascoste (focolai);

> punti deboli geneticamente determinati;

> stressori ambientali fisici.”

(Citazione pag. 161)

A ciò corrispondono anche le esperienze geobiologiche, che di norma, costituiscono spesso solo una parte del problema. In rarissimi casi le radiazioni terrestri sono la causa esclusiva di una malattia. Un organismo compromesso o una persona che presenta molteplici fattori di rischio vengono però ancor più pregiudicati dallo stress aggiuntivo di un luogo di riposo disturbato, in modo da far scoppiare una malattia, della quale è già presente la predisposizione, oppure la cui autoguarigione o il cui risanamento ne vengono impediti o ritardati.

Portando il letto in un’area non geobiologicamente disturbata, nella quale non sono presenti pressioni da radiazioni terrestri, è possibile evitare il fattore di stress da esse derivato. Nel caso in cui sia presente una malattia, la sua guarigione o lenimento sono ancora possibili poiché il carico patogeno esistente del corpo non può essere più rinforzato dal fattore di rischio delle radiazioni terrestri e il corpo dispone di più forza per la propria autoguarigione e rigenerazione.

“Dalle conclusioni emerge come conseguenza logica che il cambiamento di luogo non può sostituire nessun trattamento medico. Esso può però, soprattutto in caso di malattie e stati di sofferenza cronici, agevolare le terapie mediche.” (Citazione pag. 162).

In altre parole:

Persone con indebolimenti fisici, disturbi di salute o malattie possono essere trattate in modo tradizionale o anche con la medicina naturale con maggiore successo grazie ad un luogo di riposo non disturbato.

Per diminuire il rischio potenziale di un peggioramento di salute, anche le persone sane dovrebbero possibilmente evitare il fattore di rischio di un luogo di riposo turbato dalle radiazioni terrestri. Una zona di riposo non disturbata può così contribuire a limitare gli effetti di altri fattori di stress opprimenti.

Essenza delle osservazioni

Come dimostra questo studio dell’Università di Vienna, esistono delle analisi scientifiche riconosciute che possono documentare gli effetti di disturbo sulla salute delle persone.

Inoltre esistono studi, come ad esempio la ricerca condotta da H. L. König e H.D. Betz all’Università di Monaco, i quali hanno dimostrato l’evidente riproducibilità – quindi ripetibilità – delle informazioni dei rabdomanti riguardanti le radiazioni terrestri.

Sarebbe auspicabile se il contenuto di questi studi potesse contribuire a rendere attendibile al pubblico, o anche nello specifico nei processi giudiziari, il lavoro dei rabdomanti.

Sarebbe bello anche che nelle grandi associazioni e unioni di radiestesia si elaborasse un elenco di questi e altri studi scientifici e li si mettessero a disposizione come aiuti argomentativi per i colleghi confusi. Molti contenuti e fonti delle ricerche scientifiche sul tema della radiestesia e delle radiazioni terrestri dovrebbero anche essere pubblicati sui loro siti internet, accessibili anche per esempio per i tribunali.

Coloro che volessero ridurre il rischio di una diffida a causa di un’affermazione riguardante le radiazioni terrestri presumibilmente scientificamente non documentabile, potrebbero dedurre, in modo molto generale dalle pubblicazioni ad esse inerenti, che il fenomeno delle radiazioni terrestri e la loro influenza biologica sull’uomo non corrispondono ancora al livello generale di conoscenza scientifica e, in base al giudizio del tribunale contro il Sig. Koch, rappresenta solo un’opinione minoritaria della società.

Fonti delle citazioni:

“Risikofaktor Standort – Rutengängerzone und Mensch“, Wissenschaftliche Untersuchung zum Problem der Standorteinflüsse auf den Menschen“, Otto Bergsmann, Wien, 1990, Facultas Universitätsverlag.

Suggerimento di ulteriore letteratura:

Der Wünschelruten-Report – Wissenschaftlicher Untersuchungsbericht“ H. L. König e H. D. Betz, München, 1989.